L’ Intervento endoscopico per calcoli renali si effettua quando questi ultimi  possono creare seri disturbi fino a provocare dolori molto acuti.

oggi è possibile liberarsene in maniera rapida senza ricorrere alla chirurgia, mediante tecniche mininvasive come accade. “il modo più semplice di trattare i calcoli urinari è attraverso l’endoscopia retrograda. questa metodica è particolarmente non invasiva in quanto consente di risalire lungo la via urinaria evitando l’utilizzo del bisturi, necessario altrimenti in un accesso percutaneo”.

la rimozione dei calcoli renali per via endoscopicagli strumenti utilizzati nell’endoscopia retrograda sono gli ureterorenoscopi (urs). si tratta di strumenti miniaturizzati in grado di veicolare l’energia necessaria per frantumare il calcolo. questi strumenti vengono introdotti nell’uretra e, risalendo lungo l’uretere, permettono di raggiungere l’interno dei reni. una volta posizionati gli ureterorenoscopi è possibile procedere al trattamento dei calcoli.

gli ureterorenoscopi flessibili, che permettono di raggiungere le cavità più interne del rene, rappresentano un grande innovazione. grazie a loro, attraverso l’endoscopia retrograda, si può in molti casi sostituire il trattamento chirurgico. le manovre chirurgiche tradizionali prevedono, invece, l’accesso percutaneo che richiede un’introduzione cruenta dell’endoscopio dalla schiena del paziente fino al rene”.

di grande rilevanza è l’energia usata per frantumare i calcoli e la sperimentazione dei vari trattamenti: “già dal 1984 – spiega il dottore – quando si ricorreva all’intervento chirurgico, l’unità di urologia dell’istituto clinico sant’ambrogio è stata tra le prime in italia, a utilizzare, insieme agli ureterorenoscopi, energie come gli ultrasuoni e le onde elettroidrauliche proseguendo, successivamente, con la sperimentazione di vari tipi di laser per i calcoli in uretere (lisl) e quelli all’interno del rene (rirs)”. “attualmente – conclude il dottor cremona – nella nostra struttura utilizziamo i più moderni ureterorenoscopi e il laser ad holmium con notevoli vantaggi.

il paziente viene generalmente dimesso il giorno stesso dell’intervento o quello successivo. infine un ulteriore vantaggio degli ureterorenoscopi è che tutti i pazienti possono essere trattati con questa procedura, compresi quelli sottoposti a terapia anticoagulante”.   la litotrissia endorenale endoscopica (rirs per gli autori anglosassoni) è un intervento chirurgico mini invasivo che viene eseguito per via retrograda, tramite un accesso cistoscopico, risalendo lungo la via escretrice fino alle cavità renali. grazie all’utilizzo dei sistemi di visualizzazione digitale e all’utilizzo del laser come fonte di energia per la frantumazione dei calcoli

 la rirs offre un approccio mini invasivo nella terapia della maggior parte dei calcoli del sistema urinario. il trattamento endoscopico della calcolosi renale viene eseguito con l’ausilio di uno strumento flessibile chiamato ureteronefroscopio. l’estremità di questo strumento, il cui diamento non supera i 3-4 mm, è flessibile nelle diverse direzioni dello spazio.

questo consente di poter esplorare nel dettaglio ogni calice renale. lo strumento è dotato di un canale operativo attraverso il quale viene introdotta una fibra laser di 200 micron. in tal modo è possibile visualizzare e contestualmente trattare ogni calcolo indovato nelle cavità renali. grazie all’ ausilio della tecnologia digitale l’immagine viene magnificata nel dettaglio consentendo di eseguire ogni manovra endoscopica con grande accuratezza. questa tecnica chirurgica, forte della maneggevolezza e precisione degli strumenti endoscopici e grazie alla versatilità del laser come fonte di energia, sta assumendo sempre maggiore consenso internazionale nel trattamento di calcoli renali di grosse dimensioni (superiori ad 1,5-2 cm).

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Urologo data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)