Intervento di prostata in Laparoscopia è  eseguibile con un intervento di chirurgia tradizionale o in laparoscopia, tale operazione costituisce il trattamento d’elezione per la cura del tumore alla prostata.

la prostatectomia si esegue in anestesia generale, pertanto, per ridurre al minimo il rischio complicazioni, il paziente deve attenersi alla lettera ad alcune raccomandazioni pre-operatorie. conclusa l’operazione, sono previsti generalmente: un ricovero di 2-4 giorni, l’uso di cateteri vescicali per almeno tre settimane e alcune sedute di radioterapia. per accorgersi tempestivamente di eventuali recidive, è opportuno che la persona operata si sottoponga a controlli periodici. prostata: cenni di anatomia e funzioni  la prostata è una ghiandola situata appena sotto la vescica, davanti al retto.

 assomiglia, per forma e dimensioni, a una castagna.  attraverso la prostata decorre l’uretra, ovvero il dotto che porta all’esterno l’urina e il liquido seminale al momento dell’orgasmo. attorno alla prostata, prendono posto dei muscoli chiamati sfinteri, la cui contrazione rende momentaneamente impossibile l’uscita dell’urina, mentre favorisce l’espulsione dello sperma (eiaculazione).

 la prostata (o ghiandola prostatica) secerne un liquido particolare chiamato liquido prostatico, il quale, mescolandosi con altri secreti (per esempio il liquido prodotto dalle vescicole seminali) e con gli spermatozoi, costituisce il liquido seminale (o sperma).il liquido prostatico ha un’importanza vitale per gli spermatozoi originati dai testicoli, perché garantisce loro nutrimento, protezione (quando e se si troveranno dentro la vagina) e maggiore motilità.  la prostatectomia radicale è l’intervento chirurgico finalizzato alla rimozione totale della prostata e, se necessario, di alcuni tessuti circostanti quest’ultima.

quando si esegue  la prostatectomia radicale rappresenta il trattamento d’elezione per la cura dei tumori alla prostata a uno stadio iniziale, in cui la massa neoplastica è di dimensioni contenute e non ha ancora intaccato gli organi limitrofi (eccetto i linfonodi).  per i tumori alla prostata a uno stadio avanzato – i quali hanno diffuso metastasi a livello della vescica e in altri organi posti altrove – non è generalmente prevista alcuna operazione chirurgica, in quanto ritenuta ormai poco efficace. una delle condizioni, che può indurre un chirurgo a operare di prostatectomia radicale anche una neoplasia prostatica avanzata, è la presenza di un’ostruzione a livello delle vie urinarie; ostruzione dovuta alla compressione della massa tumorale ai danni dell’uretra.

occorre tuttavia sottolineare che, solitamente, in questi frangenti si preferisce asportare solo parte della prostata, mettendo in pratica una prostatectomia parziale particolare chiamata resezione transuretrale. il tumore alla prostata  il tumore alla prostata, o cancro alla prostata, è il tumore maschile più frequente. si pensi, infatti, che solo in italia i casi di tumore alla prostata sono circa 42800 all’anno.
il rischio di ammalarsi di cancro alla prostata aumenta con l’età: in particolare, a partire dai 50 anni, il pericolo di sviluppare una neoplasia prostatica si fa sempre più alto.

le cause scatenanti sono poco chiare, anche se i ricercatori hanno individuato alcune condizioni predisponenti, come l’obesità, una storia familiare di tumore alla prostata o al seno, la ricorrenza di infiammazioni alla prostata (prostatite) e – come si è anticipato – l’età avanzata. i due esami diagnostici più praticati per l’identificazione del cancro alla prostata sono: l’esplorazione rettale digitale e la determinazione del livello ematico (cioè nel sangue) dell’antigene prostatico specifico (psa).

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Urologo data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)